Una mascherina tutta per noi

Indossare sempre la mascherina, questo è l’avvertimento più importante con cui termina il 2020 e con cui inizierà il 2021. Anche noi di Un Cuore Un Mondo non rimaniamo impreparati e grazie a Nicola Santobianchi e a sua sorella Valeria (del negozio “L’ ago nel pagliaio”) abbiamo una mascherina personalizzata. Elegante, utile e comoda, la nuova mascherina di Un Cuore Un Mondo è l’ideale per mostrarci il vostro affetto e il vostro supporto. Nicola ormai da tempo è un grandissimo collaboratore di Un Cuore Un Mondo, il suo entusiasmo spesso ci dimostra quanto sia bello poter aiutare chi ha bisogno.

Una storia a lieto fine

Ieri uno storico piccolo amico di Un Cuore Un Mondo è tornato a casa dopo un lungo periodo trascorso presso l’Ospedale del Cuore. Un percorso reso ancora più lungo dal difficile momento che il mondo sta vivendo in questo 2020; un percorso pieno di paure, ma con uno sperato e tanto desiderato lieto fine. Agon è un bambino vivacissimo che subito è entrato nei nostri cuori e in quelli del personale sanitario dell’Ospedale del Cuore. Non è la prima volta che lui e sua madre compiono un viaggio molto lungo per venire qui in Toscana e, come le altre volte, è tornato a casa vincitore. Un bambino con una forza straordinaria, la stessa forza che si legge negli occhi di sua madre che sempre lo ha accompagnato durante i soggiorni italiani. Ieri sono tornati a casa, bellissimi, trionfanti e con il meraviglioso sorriso che li ha contraddistinti in ogni occasione.

Il Natale di Bina

Anche per questo Natale, la nostra grande amica Bina Franchini ha pensato a noi di Un Cuore Un Mondo e a tutti coloro che gravitano attorno all’Ospedale del Cuore di Massa. Infatti, ha realizzato per i volontari, per il personale sanitario e per tutti coloro che sono ricoverati in degenza pediatrica dei bellissimi oggetti come dono di Natale. Un pensiero per tutti coloro che ogni giorno si mettono in gioco per salvare delle vite, per dare supporto a chi ha bisogno e donare un sospiro di sollievo a chi vive un periodo di difficoltà. Le festività in degenza sono sempre diverse, ma noi e tutti coloro che lavorano per l’Ospedale del Cuore cerchiamo sempre di donare un po’ di “normalità” a chi non può trascorrere un Natale normale. Bina ci aiuta in questo proposito non si dimenticandosi mai di noi durante le feste, soprattutto in un anno così particolare ci ha contattato spesso per mostrarci il suo sostegno e il suo amore per ciò che facciamo. Dunque, grazie Bina per tutto quello che fai e per quello che farai per noi.

“Costruiamo” un mondo migliore

Nonostante il Natale 2020 sia diverso dagli altri, la solidarietà non viene mai a mancare. Oggi vi parliamo del negozio “La bottega del Mangiafuoco” che ha pensato per noi un’iniziativa davvero speciale. Sarà possibile infatti lasciare un “regalo sospeso” presso il negozio stesso che sarà direttamente consegnato a noi di Un Cuore Un Mondo il 23 dicembre, così che le nostre volontarie li consegnino per il giorno di Natale a tutti i bambini. Non solo questo, ma il Mangiafuoco provvederà, inoltre, a aggiungerne uno di pari valore per far sì che il Natale dei bambini operati all’Ospedale del Cuore sia ancora più ricco e pieno di sorprese. In questo modo è possibile regalare un sorriso a chi è costretto a passare un Natale più duro degli altri. Il vostro pensiero, la vostra attenzione, il vostro impegno, tutto ci dimostra che un filo rosso unisce Un Cuore Un Mondo a tutti voi. Un filo rosso che nasce dall’unione, dall’empatia e dalla solidarietà. E’ possibile trovare il negozio in Via Alberica 15 a Massa dove poter acquistare dei bellissimi regali. Sito web: www.labottegadelmangiafuoco.it.

Run Together

Siamo arrivati alla conclusione dell’iniziativa che ci ha accompagnato durante i mesi di Settembre e Ottobre. “Run Together, Una Corsa per la Casa del Cuore” è terminata e ha riscosso un immenso successo. Abbiamo registrato circa 500 partecipanti, tutti animati dal fuoco della solidarietà e dell’amore per la nostra causa. Il vostro contributo sarà destinato alla costruzione di una nuova struttura di accoglienza nei pressi dell’Ospedale del Cuore. Ci avete inviato tantissime foto e ve ne siamo infinitamente grati, nominarvi tutti sarebbe impossibile, perciò utilizziamo questa foto come simbolo per ringraziarvi. Questa immagine è un messaggio per il futuro, un messaggio di forza e di calore, di affetto e complicità, di speranza e di vita. Run Together è stato un successo di tutti e per tutti, un’iniziativa che ha davvero riunito, in un unico grande abbraccio, tutti i sostenitori di Un Cuore Un Mondo sparsi per il mondo.
(In foto le ragazze di ASD Centro Ginnastica Ritmica Sportiva Massa)

Storie

Vogliamo condividere con voi questi bellissimi messaggi di Annamaria e sua figlia Mariella. Entrambe hanno partecipato alla nostra iniziativa “Run Together, Una Corsa per la Casa del Cuore” e ci hanno mandato, insieme ai loro messaggi, questi bellissimi scatti.
<<Non si possono racchiudere in questa maglietta le lacrime, le paure e lo sconforto, ma la speranza quella si’!! La speranza di noi genitori di figli non “diversi” ma “speciali” che hanno avuto e avranno la capacità di trasformare dei genitori “normali” in guerrieri che affrontano gli ostacoli della vita con tenacia e determinazione. Puo’ sembrare un’ eresia, ma essere genitore di un bimbo speciale significa avere il privilegio di vedere la vita da un punto di vista privilegiato che ci permette di vivere delle esperienze, di condividere le emozioni, le lacrime e le gioie di chi vive le nostre stesse difficoltà. Grazie a mia figlia Mariella per avermi dato sempre in questi 33 anni, solo guardando i suoi occhi, la forza e il coraggio di andare avanti condividendo insieme momenti unici, grazie all’ OPA, nostro porto sicuro dopo tanto peregrinare, Grazie all’Associazione Un Cuore Un Mondo che con piccoli grandi gesti rende più facile dei momenti difficile, grazie a questa lodevole iniziativa che servirà a confortare tante persone, a far capire che la vita va vissuta sempre e che anche la notte più buia finirà e tornerà di nuovo il sole.>>
<<Costruire mattoncino su mattoncino un’altra bellissima casina, punto fondamentale per tutti noi Fratelli e Sorelle di cuore in giro per l’Italia ed oltre, che approdano all’ospedale del cuore alla ricerca di una cura per i nostri cuori pazzi!
33 anni e non sentirli. Anche io grande ma piccola paziente con il mio cuore montato al contrario forse con qualche pezzo in meno Ho deciso di partecipare alla bellissima iniziativa dell’Associazione Un Cuore Un Mondo “Run Together, Una Corsa per la Casa del Cuore.>>

Leandro e il suo coraggio

Oggi vi raccontiamo la storia di Leandro, un bambino pieno di coraggio, di forza, e voglia di vivere e sorridere. Leandro è nato nel 2016 e, a pochi giorni dalla nascita, ha subito intrapreso un viaggio dall’Isola d’Elba fino all’Ospedale del Cuore di Massa per ricevere le cure necessarie a superare una brutta patologia cardiaca. La mamma Sofia è arrivata molto giovane, solo 22 anni, ma si è dimostrata una forza della natura: ha superato tutte le difficoltà connesse al percorso ospedaliero e ne è uscita più forte di prima. L’Associazione Un Cuore Un Mondo ha accompagnato Sofia e suo marito Daniele in tutto il percorso cercando di sostenerli e supportarli nei momenti di difficoltà. L’incertezza, il peso del tempo che non scorre mai, le lunghe attese e le fredde notti, riescono a mettere chiunque in difficoltà, ma Sofia e Daniele hanno trovato dentro di sé e negli occhi di Leandro la forza per superare tutte le avversità. Adesso Leandro ha deciso di donare la sua carrozzina a noi di Un Cuore Un Mondo per metterla a disposizione di tutti coloro che ne hanno bisogno. Inoltre, ha partecipato alla nostra iniziativa “Run Together” per costruire una nuova casa di accoglienza.
Grazie Leandro, grazie Sofia e grazie Daniele, per i meravigliosi gesti che avete fatto. Siete un esempio di speranza, coraggio e forza.

Il compleanno di Ilenia

Con questo articolo festeggiamo il compleanno di Ilenia, una meravigliosa bambina che negli scorsi giorni ha festeggiato un anno. Per la ricorrenza noi di Un Cuore Un Mondo abbiamo organizzato una piccola festa insieme alle mamme e ai bambini che alloggiano nelle nostre strutture di accoglienza. La festa è stata organizzata nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di Covid19, mantenendo le distanze interpersonali e permettendo l’accesso solo agli ospiti della casa Bocelli, i quali sono ovviamente tutti risultati negativi al tampone. Abbiamo comprato un piccolo regalino per la bambina e abbiamo colto l’occasione per festeggiare non solo Ilenia, ma anche tutti i bambini ospiti delle nostre strutture di accoglienza.
Ilenia e sua mamma sono all’Ospedale del Cuore dal 18 agosto e a breve torneranno a casa. Questa festa celebra, oltre al compleanno, il suo ritorno alla vita, celebra la fine di un lungo e faticoso cammino percorso con coraggio, determinazione e amore. Questa festa è un grido di liberazione, un inno alla forza di tutte le mamme e di tutti i bambini, un messaggio di speranza per tutti coloro che dovranno affrontare lo stesso lungo e duro percorso

Un messaggio speciale

Anche oggi lasciamo parlare voi, con questo meraviglioso messaggio da parte di Susanna che citiamo per intero.
“Ho conosciuto l’associazione Un Cuore un Mondo quasi 10 anni fa, quando andai ad una festa per beneficenza dove suonava un’amica. Qui venivano raccolti fondi per le operazioni al cuore di bambini in Africa, mi piacque molto la serata e comprai un ciondolo a forma di cuore.
Poi, finita la serata, ne scordai l’esistenza per i 10 anni successivi.
Li ritrovai all’inizio del 2020, perché questa volta ero io ad averne bisogno.
Quei casi della vita che casi poi non sono.
Ho trovato un gruppo di persone ricche, ma così ricche che ogni volta che li guardo mi commuovo e mi chiedo come fanno a fare questo grande lavoro ogni santissimo giorno.
Sono stata ospite per mesi nelle loro case famiglia, in attesa di quel figlio tanto desiderato che ha poi scelto di arrivare a noi con un bel carico da 90.
Un paio di millimetri nel cuore cambiano l’assetto della vita di una famiglia intera, ne cambiano le prospettive e i desideri, ne modificano il quotidiano e tutto ha bisogno di nuovi significati, di nuove risposte e di tanta fiducia.
Fiducia in quello scricciolo che poi tieni nelle braccia, fiducia nei medici che diventano il tuo porto sicuro, fiducia nel cielo e in qualsiasi Dio tu abbia (e se non ce l’hai, fidati che lo trovi) e fiducia nel supporto di questa associazione che con affetto, preparazione e sacrificio ti accoglie facendoti sentire a casa.
Ho conosciuto mamme in arrivo da altri paesi, sole, con in braccio il loro pargolo e nessun altro bagaglio se non la speranza che il team dell’Ospedale del Cuore salvasse la vita del loro bambino.
Arrivano senza spesso sapere una sola parola di italiano, in una realtà diversa dalla loro, senza sapere dove dormiranno, cosa mangeranno e se torneranno a casa con buone prospettive per il futuro. Ma partono. Partono e basta.
Perché l’amore per un figlio smuove qualsiasi montagna e non ti importa nulla se non sentirti dire “è andato tutto bene, il cuore di suo figlio batte ancora”.
Al loro arrivo trovano le volontarie pronte a tradurre, a supportare, a dare un letto e degli asciugamani, a fornire un alloggio dove in compagnia di altre mamme o di famiglie intere aspetteranno il giorno dell’intervento.
Niente sarebbe possibile per loro senza Un Cuore Un Mondo e per questo supporto e supporterò sempre la loro meravigliosa, instancabile e calorosa attività.
Il nostro percorso non è ancora finito, ma l’altro giorno ho letto una frase che mi ha fatto sorridere il cuore (non a caso).
Nel corridoio della degenza pediatrica ci sono tante bacheche piene di foto di bimbi con scritto “grazie” in mille lingue e tra queste c’era un “dove c’è Pak c’è speranza” a testimonianza di quanto il “nostro” primario sia speciale.
E dentro di me, di noi, questa speranza ci tiene in piedi e ci aiuta ad affrontare ogni giorno, cambiando il nostro sguardo verso gli altri e facendoci sentire parte di una grande famiglia tra ospedale e associazione, che unite creano un universo fondamentale intorno ad ogni famiglia.
Mentre l’ospedale utilizza tutte le sue migliori risorse per ricucire quei piccoli cuori speciali, l’associazione sostiene la famiglia, li abbraccia (per ora a distanza), permette ai bimbi in corsia di giocare, divertirsi e passare ore spensierate nella stanza gioco, non facendo mai mancare socializzazione e apprendimento.
Grazie a tutti i volontari di Un Cuore Un Mondo e grazie a tutti i loro sostenitori.
Susanna”

Le vostre parole

Oggi lasciamo parlare uno di voi. Ieri ci è arrivato questo bellissimo messaggio da Giovanni e, con estremo piacere, lo pubblichiamo.
“Sono passati 18 anni dal mio primo intervento. Sono stato ricoverato per poco più di una settimana all’ospedale del Cuore. All’epoca avevo 9 anni e ne stavo per compiere 10. Ricordo ancora che tutte le mattine la maestra Francesca aspettava me e altri bambini per farci colorare e giocare insieme. L’ansia, la paura dei medici, degli infermieri, dell’intervento scomparivano in quelle tre ore in cui eravamo insieme. Questo non aveva un effetto solo so di me ma anche sui miei genitori che in quel lasso di tempo dimenticavano, insieme a me, di essere in un ospedale.
Per il secondo intervento, all’età di 18 anni, ero sempre in pediatria e anche se non giocavo o coloravo, passare davanti alla stanza e vedere i bambini divertirsi mi faceva stare bene.
Se mi chiedessero “chi sono per te degli eroi?” risponderei VOI.
Un gesto, un sorriso, una parola, un pennarello, trasformano i brutti ricordi in sorrisi. E’ per questo che, arrivato a 28 anni e prossimo a diventare finalmente un marito, ho deciso, insieme alla mia futura moglie, di aiutare questa fantastica associazione per far sì che altri piccoli pazienti abbiano un dolce ricordo della loro avventura.
Grazie per tutto quello che fate.”
Grazie Giovanni per queste bellissime parole, grazie per averci scritto e grazie per aver pensato a noi.