Un messaggio speciale
Anche oggi lasciamo parlare voi, con questo meraviglioso messaggio da parte di Susanna che citiamo per intero.
“Ho conosciuto l’associazione Un Cuore un Mondo quasi 10 anni fa, quando andai ad una festa per beneficenza dove suonava un’amica. Qui venivano raccolti fondi per le operazioni al cuore di bambini in Africa, mi piacque molto la serata e comprai un ciondolo a forma di cuore.
Poi, finita la serata, ne scordai l’esistenza per i 10 anni successivi.
Li ritrovai all’inizio del 2020, perché questa volta ero io ad averne bisogno.
Quei casi della vita che casi poi non sono.
Ho trovato un gruppo di persone ricche, ma così ricche che ogni volta che li guardo mi commuovo e mi chiedo come fanno a fare questo grande lavoro ogni santissimo giorno.
Sono stata ospite per mesi nelle loro case famiglia, in attesa di quel figlio tanto desiderato che ha poi scelto di arrivare a noi con un bel carico da 90.
Un paio di millimetri nel cuore cambiano l’assetto della vita di una famiglia intera, ne cambiano le prospettive e i desideri, ne modificano il quotidiano e tutto ha bisogno di nuovi significati, di nuove risposte e di tanta fiducia.
Fiducia in quello scricciolo che poi tieni nelle braccia, fiducia nei medici che diventano il tuo porto sicuro, fiducia nel cielo e in qualsiasi Dio tu abbia (e se non ce l’hai, fidati che lo trovi) e fiducia nel supporto di questa associazione che con affetto, preparazione e sacrificio ti accoglie facendoti sentire a casa.
Ho conosciuto mamme in arrivo da altri paesi, sole, con in braccio il loro pargolo e nessun altro bagaglio se non la speranza che il team dell’Ospedale del Cuore salvasse la vita del loro bambino.
Arrivano senza spesso sapere una sola parola di italiano, in una realtà diversa dalla loro, senza sapere dove dormiranno, cosa mangeranno e se torneranno a casa con buone prospettive per il futuro. Ma partono. Partono e basta.
Perché l’amore per un figlio smuove qualsiasi montagna e non ti importa nulla se non sentirti dire “è andato tutto bene, il cuore di suo figlio batte ancora”.
Al loro arrivo trovano le volontarie pronte a tradurre, a supportare, a dare un letto e degli asciugamani, a fornire un alloggio dove in compagnia di altre mamme o di famiglie intere aspetteranno il giorno dell’intervento.
Niente sarebbe possibile per loro senza Un Cuore Un Mondo e per questo supporto e supporterò sempre la loro meravigliosa, instancabile e calorosa attività.
Il nostro percorso non è ancora finito, ma l’altro giorno ho letto una frase che mi ha fatto sorridere il cuore (non a caso).
Nel corridoio della degenza pediatrica ci sono tante bacheche piene di foto di bimbi con scritto “grazie” in mille lingue e tra queste c’era un “dove c’è Pak c’è speranza” a testimonianza di quanto il “nostro” primario sia speciale.
E dentro di me, di noi, questa speranza ci tiene in piedi e ci aiuta ad affrontare ogni giorno, cambiando il nostro sguardo verso gli altri e facendoci sentire parte di una grande famiglia tra ospedale e associazione, che unite creano un universo fondamentale intorno ad ogni famiglia.
Mentre l’ospedale utilizza tutte le sue migliori risorse per ricucire quei piccoli cuori speciali, l’associazione sostiene la famiglia, li abbraccia (per ora a distanza), permette ai bimbi in corsia di giocare, divertirsi e passare ore spensierate nella stanza gioco, non facendo mai mancare socializzazione e apprendimento.
Grazie a tutti i volontari di Un Cuore Un Mondo e grazie a tutti i loro sostenitori.